Disturbi endocrini e metabolici

T2DM
Il Diabete mellito di tipo 2 T2DM è caratterizzato da iperglicemia cronica con concentrazioni plasmatiche di glucosio a digiuno inferiore o uguale a 126 mg/dl ed emoglobina glicata (HbA1c) inferiore o uguale 6,5%. Poiché i carboidrati alimentari sono i principali macronutrienti che aumentano i livelli glicemici, la restrizione degli stessi è mandataria. La VLCKD riduce significativamente i livelli di HbA1c e si è dimostrata avere un significativo effetto nel ridurre i livelli serici di trigliceridi e colesterolo e i dosaggi di farmaci antidiabetici. La VLCKD inoltre migliora il controllo glicemico nei pazienti T2DM riducendo l’assorbimento di glucosio e migliorando la sensibilità sistemica all’insulina.

 

STEATOSI EPATICA NON ALCOLICA (NAFLD)
La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è una malattia altamente prevalente caratterizzata da adiposità epatica, che comprende fegato grasso, fibrosi e infiammazione. La perdita di peso è raccomandata per la gestione clinica generale della NAFLD. La dieta chetogenica potrebbe proteggere contro la NAFLD attraverso diversi meccanismi. A causa del suo basso contenuto di carboidrati, diminuisce i livelli di insulina, con un conseguente aumento dell’ossidazione dei grassi e una ridotta lipogenesi e induce uno spostamento del microbioma, con aumento della produzione di folati e limitato stress infiammatorio e ossidativo. D’altra parte, i corpi chetonici indotti dalla dieta chetogenica possono provocare sazietà, che limita l’assunzione di cibo e facilita la perdita di peso e modificazioni epigenetiche, che svolgono un ruolo importante nella patogenesi della NAFLD.

 

SINDROME DELL’ OVAIO POLICISTICO (PCOS)
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è strettamente correlata ad altre anomalie metaboliche ed endocrinologiche, tra cui insulino-resistenza, iperinsulinemia, T2DM, dislipidemia, iperandrogenismo ed è caratterizzata da eccesso di androgeni e dinamica anomala delle gonadotropine. Una varietà di studi identifica un ruolo centrale della resistenza all’insulina nella patogenesi della PCOS. Gli obiettivi del trattamento sono migliorare la resistenza all’insulina, indurre la perdita di peso, diminuire i rapporti ormone luteinizzante (LH)/ormone follicolo-stimolante (FSH) e i livelli di androgeni in eccesso. La dieta chetogenica ha dimostrato avere un impatto positivo sulle donne con PCOS, mentre il meccanismo attraverso il quale si ottengono benefici terapeutici rimane da chiarire.